Il termine radical fashion descrive un concetto ampio e complesso. Descrive una moda ricercata, intellettuale e spesso svincolata da logiche commerciali. È una moda che sta a metà strada tra arte e fashion, che si rivolge ad un pubblico trasversale, come trasversali e polivalenti sono i creativi, i designers e gli stilisti che animano questo ambiente.
Oggi, parlare di moda non vuol dire più unicamente mostrare un abito o una collezione, ma rappresentare ed indagare l’immaginario ispiratore e le dinamiche attraverso le quali esso diviene appunto cultura e sistema. – Nicoletta Fiorucci su .wit
L’ispirazione
Radical fashion è il nome coniato per l’esibizione tenutasi tra l’ottobre del 2001 e gennaio 2002 al Victoria & Albert Museum che ha raccolto alcuni tra i designers più “radical” del periodo: radicalmente rivoluzionari e capaci di andare oltre gli schemi, ricercando stili e soluzioni innovative.
Molti degli artisti che parteciparono a quel memorabile evento sono transitati per lo show-room Ivo Milan e alcuni sono tutt’oggi tra i marchi di punta trattati: Comme des Garçons, Yohji Yamamoto, Martin Margiela, Junya Watanabe solo per citarne alcuni.
Recent Comments