Alessandra Marchi
Sintonizzata più sulle avanguardie della moda internazionale che sulla tradizione del mercato nazionale, Alessandra Marchi, giovane stilista toscana, riesce a definire un proprio originale percorso all’interno dell’ampio filone che accoglie, come assioma creativo, la forma asimmetrica. Intesa come violazione della regolarità, piuttosto che sinonimo di imperfezione, l’asimmetria risulta oggi un magma generatore di fertili ed innovativi processi ideativi capaci di opporsi alla dilagante atrofizzazione del pensiero e della fantasia. Liberarsi dai rassicuranti vincoli armonici tradizionali, non significa precipitare in un mondo oscuro e sgradevole, al contrario, è l’inizio di un’autentica ed avvincente esperienza di continue scoperte e inaspettate rivelazioni.
La collezione di Alessandra Marchi rientra in questo felice binario con una personale strategia stilistica, fondata sull’associazione di tecniche e lavorazioni dei filati, artigianali ed ecologiche, con pellami trattati, usurati ed invecchiati.
Oltre all’elaborazione del tessuto e alle interruzioni nel ritmo del punto a maglia, sofisticata è la ricerca delle forme: cappotti generosi nei volumi, ma contenuti nelle lunghezze; abiti-gilet e maglie-abito dotate di abbondanti pannelli da sovrapporre o drappeggiare su basi assolutamente essenziali. Nonostante le tinte cupe fornite dalla decolorazione dei tessuti, a prevalere è la freschezza di un tratto che indulge sulla silhouette femminile e, allo stesso tempo, la attrezza di solida e grintosa personalità.
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