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Tag "Shu Moriyama"

Shu Moriyama coat

Abbiamo già avuto occasione di presentare Shu Moriyama in passato e, di sicuro, chi in questi anni abbia frequentato il negozio di Padova ha potuto scoprirne il lavoro, la sapienza tessile e stilistica, maturate tra gli eccellenti laboratori di Yohji Yamamoto, di cui fu collaboratore prima di emanciparsi con una linea che, ormai da tempo, porta il suo nome.

Shu Moriyama and wife

 

Generoso partecipante di questa cordata di transizione per il nostro percorso professionale, Shu ci raggiunge con le suggestioni della sua primavera/estate 2021.

 

Con un approccio tipicamente nipponico, l’orizzonte da cui trae ispirazione è lontano dai condizionamenti della moda di stampo occidentale, focalizzata su input più commerciali e vincolata a tendenze stagionali di veloce obsolescenza. Lo sguardo di Shu si mescola alle fronde degli alberi, ai loro fiori e frutti, in un esercizio di astrazione che si concretizza nelle increspature del suo comodo froissé, punteggiato di pois simili a petali, a volte tono su tono, altre più vistosi.

Shu-Moriyama-inspiration

Shu Moriyama drawing

I grandi spazi della Normandia, sua terra di adozione, sono lo sfondo entro cui prendono forma capi dal sapore discreto, concepiti con un’eleganza sottotraccia, più per mettere a proprio agio che per sorprendere in modo eclatante. La poetica non è mai ostentata, si delinea con toni pacati nelle sfumature del tessuto, nell’accoglienza di certi colli sciallati, nelle maniche scese solitamente più asciutte al fondo, nella possibilità di rovesciare molti capispalla dal sopra al sotto, modificandone l’aspetto finale.

Shu Moriyama tree inspiration pleats

Shu Moriyama pleats dress Spring Summer 2021

Abiti, giacche, soprabiti, così come gonne e pantaloni, sono tutti ideati secondo canoni di comfort e praticità, sia nell’elasticità di un poliestere che conserva la propria stropicciatura nel corso del tempo e garantisce ottime prestazioni di vestibilità, sia, più banalmente, nella sua facilissima manutenzione, lavandosi in lavatrice e non dovendo essere poi stirato.

Shu Moriyama IVO MILAN outfitShu Moriyama Spring Summer 2021 pleats jacket IVO MILAN

Un’alternativa, meno esplicita e riconoscibile, al ben più noto plissé della Maison Issey Miyake, dal carattere riservato e mite, quello di Shu Moriyama, un artigiano-visionario agli estremi più liminali della Francia e della moda.

Shu Moriyama Spring Summer 2021 pleats jacket IVO MILAN

Vi invitiamo a scoprirne la collezione sul nostro sito…

 

Si ringrazia Shu Moriyama per i disegni e il materiale fotografico messi a disposizione e grazie a Sari per lo shooting!


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1 3 2 5, Issey, Miyake, SS16

Top 132 5. Issey Miyake primavera/estate 2016.

Nonostante il lento, interminabile procedere dell’inverno, in negozio i saldi di fine stagione accompagnano e si sovrappongono al gioioso sopraggiungere della prossima primavera-estate.

Un’imponente consegna della Trippen fa intuire le presenze cromatiche in arrivo e, per la prima volta in Europa, la linea origami 132 5.Issey Miyake, anticipa i più ingegnosi sviluppi della straordinaria Maison giapponese!

Trippen, Shoes, SS16

Trippen, Shoes, SS16

Scarpe Trippen primavera/estate 2016 in fila pronte per essere fotografate.

1 3 2 5, Issey, Miyake, SS16

1 3 2 5, Issey, Miyake, SS16

1 3 2 5, Issey, Miyake, SS16

1 3 2 5, Issey, Miyake, SS16

1 3 2 5, Issey, Miyake, SS16

Top 132 5.Issey Miyake primavera/estate 2016.

1 Unidimensionale

3 Tridimensionale

2 Forma

5 Corpo

Ma anche Daniela Gregis, Comme des Garçons, Junya Watanabe, attendono il loro turno per essere fotografati ed inseriti nel nostro catalogo online…

Junya, Watanabe, SS16

Junya, Watanabe, SS16

Junya Watanabe primavera/estate 2016

Daniela, Gregis, Packaging, SS16

Daniela, Gregis, Packaging, SS16Il curato packaging di Daniela Gregis.

Daniela, Gregis, Vichy, Bag, SS16Borsa Daniela Gregis intrecciata a mano in vimini e vichy primavera/estate 2016.

Comme, des, Garcons, Daniela, Gregis, Junya, Watanabe, Issey, Miyake, SS16

Comme, des, Garcons, Daniela, Gregis, Junya, Watanabe, Issey, Miyake, SS16

Comme, des, Garcons, Daniela, Gregis, Junya, Watanabe, SS16

I primi arrivi di Comme des Garçons, Daniela Gregis, Junya Watanabe e 1 3 2 5.Issey Miyake in attesa di essere fotografati per il catalogo online.

E dopo queste fuggevoli, quanto disordinate anteprime sui primi arrivi, le rigide temperature permettono di indugiare ancora sulle molte possibilità invernali… Completi forniti della sapienza di mesi di esperimenti, rivelazioni e prove con le frequentatrici del negozio. Pezzi spesso unici, di introvabile progettualità, ricombinabili, nella loro assoluta a-temporalità, con i capi di altri inverni, di strategico e gratificante completamento ai nostri ricercati guardaroba.

Vivienne, Westwood, Anglomania, Red, Label, outfit, AW15, Sale

Vivienne, Westwood, Anglomania, Red, Label, outfit, AW15, Sale

Maglia lunga e pesante Vivienne Westwood Red Label in maglia malfilé di lana, cotone, poliammide e acrilico con triangoli grandi in contrasto, girocollo largo.

Minigonna tipo short Vivienne Westwood Anglomania in tela di poliestere ed elastan con stampa ad effetto ‘velluto consumato’, chiusura interna con bottoni, chiusura esterna diagonale con bottoni, 2 tasche laterali, spacchetto centrale posteriore.

Leggings Vivienne Westwood Anglomania in viscosa e spandex con stampa ‘Union Jack’.

Grande sciarpa Vivienne Westwood Mantero in maglia di acrilico e lana con lavorazione a telaio con fantasia a quadri, frangette intorno al perimetro, l 200 cm x a 55 cm.

Polacchino Trippen alla caviglia in pelle morbida di vacchetta scamosciata un po’ stropicciata sul collo del piede, chiusura con zip laterale, nuova suola ‘spot’ con due blocchi di gomma e base anti-sdrucciolo realizzata su timbri di ferro.

Y's, Yohji, Yamamoto, Outfit, AW15, Sale

Cappotto ampio Y’s Yohji Yamamoto in panno lavorato a telaio di lana, cotone e alpaca multicolor, un petto, girocollo accostato, due tasche a filo diagonali, chiusura con bottoni a pressione, un bottone a pressione ai polsi, spacco centrale posteriore, foderato.

Maglia lunga e ampia Y’s Yohji Yamamoto lavorata ad effetto bouclé leggero di lana, collo alto con apertura a V sul davanti, nervatura orizzontale al petto e sul giro spalla, fondo con punta diagonale, ripresa laterale, uno spacco laterale, linea asimmetrica.

Y's, Yohji, Yamamoto, Outfit, AW15, Sale

Giacca a spencer Y’s Yohji Yamamoto in gabardine di lana con fascetta ai polsi e al fondo, un petto con revers, due tasche a filo verticali.

Gonna-pantalone Y’s Yohji Yamamoto ampia, lunga e asimmetrica in garza di lana con sfumatura multicolor, bretelle e coulisse in cintura, una tasca verticale a filo, chiusura laterale con zip.

Stola ampia Yohji Yamamoto in maglia di lana e poliammide lavorata a frange cucite con motivo nervature, frangette alle estremità, lunghezza 216 cm x altezza 70 cm.

Polacchino liscio Trippen in pelle di vacchetta, elastici verticali ai lati della caviglia, linguetta posteriore, nuova suola ‘spot’ con due blocchi di gomma e base anti-sdrucciolo realizzata su timbri di ferro.

Yohji-Yamamoto-Outfit-AW15-Sale

Yohji-Yamamoto-Outfit-AW15-Sale

Cardigan corto Yohji Yamamoto in maglia leggera di lana, poliammide e viscosa con texture astratte-geometriche, chiusura  con zip, collo a goccia, più ampio ai lati, fondo con fascetta, maniche ampie a kimono.

Abito corto Yohji Yamamoto in jersey e gabardine di lana, corpo a t-shirt aderente con ampio drappo di tessuto cucito al collo adattabile, manica lunga.

Pantalone classico Yohji Yamamoto in sallia stampata con disegni dell’artista Yasuto Sasada, stretto sul fondo, 2 tasche diagonali davanti e 2 a filo con bottoncino sul retro, chiusura con zip e bottone, passanti per cintura e cinturino con fibbia inserito, foderato.

Polacchino Trippen alla caviglia in pelle morbida di vacchetta scamosciata un po’ stropicciata sul collo del piede, chiusura con zip laterale, nuova suola ‘spot’ con due blocchi di gomma e base anti-sdrucciolo realizzata su timbri di ferro.

Rick, Owens, Sculpture, Padded, Coat, AW15, Sale

Piumino ‘scuplture’ Rick Owens in tela di poliammide con lavorazione a plissé orizzontale, cuciture a motivo geometrico sul davanti, un petto con ampi revers triangolari, chiusura con tre bottoni automatici, più lungo ai lati, indossabile davanti/dietro.

Pantalone Issey Miyake in crêpe stretch di lana e poliuretano con cinturone in colore a contrasto, due taschini diagonali, due tasche a filo sul retro, pannello diagonale unito sul davanti, chiusura laterale con zip e due bottoni, linea morbida.

Polacchino Trippen in pelle di vacchetta lavata e trattata ad effetto invecchiato, chiusura con zip esterna laterale, profilo più alto sul retro della caviglia, nuova suola con tacco in gomma a tre blocchi con punta a pianta arrotondata e base anti-sdrucciolo.

Junya, Watanabe, Knitwear, AW15, Sale

Maglia Junya Watanabe in mohair con origami a piramide a costine in lana e poliestere lungo le braccia e le spalle, girocollo, fascetta ai polsi, al collo e sul fondo.

Gonna a ruota Junya Watanabe ampia con larghe pieghe stondate in flanella di lana, chiusura laterale con zip e gancetto, lunghezza al ginocchio.

Issey, Miyake, Cortella, Shu. Moritama, AW15, Sale

Issey, Miyake, Cortella, Shu. Moritama, AW15, Sale

Giacca corta e ampia Shu Moriyama in tela di lana goffrata foderata in poliestere, girocollo, un petto, chiusura con bottoni a pressione, reversibile.

Maglia al fianco Andrea Cortella in lana merino extra fine Cashwool, girocollo stretto, tre serie orizzontali di punte tipo ‘piramidi’ sul davanti, fascetta al fondo, sui polsi e sul collo, linea asciutta.

Gonna sotto al ginocchio Issey Miyake in plissé steam-streach di poliestere e poliuretano bicolori lavorati a cristalli stretti, elastico in cintura, linea ampia e svasata, due tasche a filo laterali, reversibile ed indossabile anche a poncho.

Scarponcino ‘classico Trippen’ in pelle oleata scamosciata di vacchetta, con lacci e gancetti, soletta interna in sughero removibile, suola in gomma a carro armato.

Issey, Miyake, AW15, Sale

Capi plissé Issey Miyake.

Junya, Watanabe, Comme, des, Garçons, AW15, Sale

Capi Junya Watanabe e Comme des Garçons.

Gudrun, and, Gudrun, Knitwear, AW15, Sale

Maglieria Gudrun & Gudrun.

Gudrun, and Gudrun, Yohji, Yamamoto, Vivienne, Westwood, Outfit, AW15, Sale

Gudrun, and Gudrun, Yohji, Yamamoto, Vivienne, Westwood, Outfit, AW15, Sale

Cardigan a giacca aperta Gudrun & Gudrun in maglia pesante di alpaca, lavorazione a punto calato sulle spalle e sulle maniche.

Gonna-pantalone Y’s Yohji Yamamoto lunga in canvas di cotone con faldoni cuciti verticali, 2 tasche diagonali a filo laterali, chiusura con zip e bottoni.

Grande sciarpa Vivienne Westwood Mantero in maglia di acrilico e lana con lavorazione a telaio con fantasia a quadri, frangette intorno al perimetro, l 200 cm x a 55 cm.

Polacchino Trippen alla caviglia in pelle tamburellata di vacchetta, effetto stratificazioni parallele sulla tomaia dal collo del piede alla caviglia, chiusura con zip, suola tradizionale “giapponese” in gomma.

Forme, D'Expression, Boboutic, AW15, Sale

Caban ampio Forme D’Expression in panno damascato a riquadri in lana, collo sciallato, più corto dietro, davanti con punte, fondo a punta, chiusura al collo o al fianco con bottone.

Maglia corta Boboutic in poliammide, lana merinos extra fine, yak ed elastan con filo in trama irregolare di colore diverso al fondo e sulle maniche, girocollo con fascetta, fascetta al fondo e ai polsi, linea morbida.

Pantalone Forme D’Expression con coulisse in jersey morbido di lana, gamba doppiata fino al ginocchio, due tasche a filo verticali ai lati e una applicata sul retro, linea morbida.

Scalda-collo Forme D’Expression alto e unito in maglia doppiata di lana vergine e cachemire a mano morbida in due colori diversi interno-esterno, reversibile.

Zaino rettangolare Kate Sheridan in cotone cerato ‘British Millerain’ resistente all’acqua, spalline imbottite regolabili, chiusura con pattina e fettuccia in pelle regolabile, taschino interno aperto e tasca interna con zip, a 43 cm x l 38 cm.

Daniela, Gregis, Outfit, AW15, Sale

Cardigan fatto a mano Daniela Gregis in maglia di cachemire a punto legaccio, collo e polsini con bordino a costine, chiusura con spilla da balia, due taschini applicati al fondo.

Gonna sotto al ginocchio Daniela Gregis in doppio crêpe di lana con stampa a ‘tempesta’ scura, fondo tagliato ad effetto ‘puzzle’, chiusura arricciata con coulisse in cintura.

Polacchino Trippen alla caviglia in pelle morbida di vacchetta lavata e trattata, aletta ad effetto piega da un lato, risvolto alla caviglia, chiusura con zip all’interno, suola in gomma a due gusci staccati.

Reinhard, Plank, Hat, AW15

Bombetta a media tesa Reinhard Plank in feltro di lapin cerato e verniciato con effetto ‘roccia’.

Fotografia di Sari Milan.

 






 

 












 

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Il percorso formativo di Shu Moriyama prende forma ed evolve nella lunga e fidata collaborazione con Yohji Yamamoto. Dentro quella straordinaria esperienza, diversi anni fa, consolida un proprio progetto professionale e, coraggiosamente, riesce a sganciarsi dal grande maestro con una linea che, ancora oggi, porta il suo nome.

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Torna l’appuntamento dal negozio di Padova. Capi indossati e particolari ravvicinati, per offrire la possibilità, anche a chi non è di casa, di scoprire insieme le vestibilità, le possibili combinazioni e i dettagli fuori catalogo…

Cappotto imbottito, doppio petto con bottoni a pressione, down in rep di lana e poliestere di Shu Moriyama, colore navy

Stesso cappotto, con berretto a cuffia cilindrica in morbida lana infeltrita colore bourgundy di Scha

Cappotto-piumino, con collo utilizzabile a cappuccio o piccola mantella, in poliestere opaco di Pleats Please-Issey Miyake, varianti di colore: black e orange

Leggerissimo, quanto caldo, caban doppiato, dalla linea a trapezio, con strisce di tessuto imbottito ad effetto origami, in rasatello di nylon Issey Miyake, colore black

Attraversato da sciarpa in seta Cauliflower-Issey Miyake, colore green

Caban imbottito, doppio petto, con collo foderato in simil agnello, in poliestere e nylon a stampa effetto maglia, di Issey Miyake, colore beige/khaik

Accessoriato di manopole in pelle, con applicazione esterna di montone e interno foderato di pelliccia ecologica, di Issey Miyake, colore brown

Non siete sicure di un abbinamento? Non esitate a scriverci (shop@ivomilan.com), lo proveremo e fotograferemo per voi!

 

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Testo di Francesca Ferlin, elaborato dopo una lunga intervista con Orlando Milan di IVO MILAN-Padova, per essere pubblicato su una sorta di ELLE UK, una delle migliori riviste di moda inglesi, al cui interno si leggono articoli lontani dalle ordinarie considerazioni sul costume ed il vestire. L’occhio è focalizzato su tendenze e personalità inedite.

L’interesse del pezzo sta nello spiegare come in Italia non esista soltanto la moda  che tutti conoscono, ma è possibile imbattersi in “pionieri” del settore, fermamente convinti che la moda non sia solo business, quanto piuttosto una continua ed ininterrotta tensione verso il cambiamento, l’innovazione

 

The Radical Fashion Shop

by Francesca Ferlin

Orlando Milan has always believed that, in order to dress someone’s body, you first have to dress his mind. This is one of the first things you should know when you vis it his shop in PaduaIVO MILAN is located in the central Via Santa Lucia in a striking Romanesque house, currently the oldest civil standing building in town; even a quick first glance at the window reveals that this is no ordinary shop: dim lights illuminate a precious dress and suddenly it feels like being in a museum admiring a scuplture in a casket. The way that the windows are settled, the use of the lights, the mixture of the colours for the background, used to enhance the shapes and the shades of fabrics, are all clues that this is no mere fashion, as the attention is drawn to the art that springs from fashion.

Orlando Milan ha sempre creduto che, per vestire qualcuno, bisognasse prima di tutto vestire la sua mente. Questa è una delle prime cose da sapere quando si fa visita al suo negozio, a Padova. IVO MILAN è situato nella centrale via Santa Lucia, in una suggestiva casa romanica, l’edificio civile più antico della città. Già dando una prima occhiata alla vetrina si può intuire che non ci si trova davanti al solito negozio: luci soffuse illuminano un vestito prezioso e, immediatamente, si ha la sensazione di ammirare una scultura nella teca di un qualche museo. La maniera in cui le vetrine sono allestite, l’uso delle luci, la composizione di colori sullo sfondo, utilizzata per valorizzare forme e ombre dell’abito, sono tutti indizi che rivelano come qui non si parli soltanto di moda, qui l’attenzione viene spostata sull’arte che da essa scaturisce.

In 1945 Ivo Milan, Orlando’s father, following his family tradition, opened his fabrics shop, manufactured clothes and named it after himself to distinguish it from his brothers’ businesses which bore the same family name. In 1967 Orlando joined the father’s company as a co-worker, and after his death, started the long work that made IVO MILAN the shop that is known nowadays. So this is supposed to be a traditional family-run business, where family values have gone from generation to generation and time seems to stand still. But Orlando Milan is not of this opinion: “Through these years we have always tried to maintain the values that my father taught me, the importance of the manufacture and the indispensable quality of the fabrics, but nowadays the guidelines of the shop are something new that I have built during this forty years of experience inside the fashion industry.”

Nel 1945 Ivo Milan, il padre di Orlando, nel solco della tradizione familiare, aprì il suo negozio di stoffe e di abiti confezionati e lo chiamò con il suo nome per distinguerlo dalle attività che i suoi fratelli avevano aperto a loro volta. Nel 1967 Orlando iniziò a lavorare nell’azienda paterna come collaboratore e, dopo la prematura scomparsa del padre, intraprese il lungo lavoro che ha fatto di IVO MILAN il negozio che conosciamo oggi. Si potrebbe quindi presupporre un’attività a gestione familiare tradizionale, dove i valori sono stati tramandati da generazione a generazione, con il tempo che guarda al passato. Ma Orlando Milan non è di questa opinione: “Lungo tutti questi anni abbiamo sempre provato a rispettare i valori che mio padre mi ha insegnato, l’importanza della manifattura e l’indispensabile qualità dei tessuti, ma oggigiorno le linee-guida del negozio sono qualcosa di nuovo che ho costruito durante questi quarant’anni di esperienza nel mondo della moda.”


Milan’s experience is a long path that has experimented various forms of fashion and arts, through the first Versace and Armani collections at the end of the 70′s (IVO MILAN was one of the first shops in Italy that started to sell these brands) to Japanese fashion, which in the last twenty years has distinguished this retailer from the others. Key brands that make this shop unique in its kind are Yohji Yamamoto, Junya Watanabe, Issey Miyake, Rick Owens, Martin Margiela, Shu Moriyama, Jun Takhashi and Comme des Garçons, the brand that best embodies the philosophy of the shop. Rei Kawakubo is a fervid supporter of trying to know what “has never been seen before”, and this is the most important guideline that Mr Milan wants his shop to follow: nothing must be mass-produced and everything must be different from what one usually sees. This principle is applied to everything that concerns the shop, from its furniture to the selection process that goes on behind the displaying of clothes. In fact, the limited production and circulation of the labels sold in the shop exists alongside a specific principle which determines how to choose everything that will be sold. “This principle is one which takes into account the requirements of a very well-educated, niche Paduan clientele, whose taste has not been shaped by the influences of media and television, and whose interests lie in those very special purchases – in authentically creative ones, if not in ones with a strong artistic value” says the shop owner.


L’esperienza del signor Milan è un lungo percorso durante il quale ha sperimentato i vari momenti della moda e l’aspetto artistico ad essi collegato , dalle prime collezioni di Versace e Armani alla fine degli anni ’70 (IVO MILAN fu uno dei primi negozi in Italia a vendere questi marchi) fino alla moda giapponese, che negli ultimi vent’anni è stata ciò che l’ha differenziato dagli altri retailer. I marchi chiave che rendono questo negozio unico nel suo genere sono, per citarne alcuni, Yohji Yamamoto, Junya Watanabe, Issey Miyake, Rick Owens, Martin Margiela, Shu Moriyama, Jun Takhashi e Comme des Garçons, il marchio che meglio incarna la filosofia del negozio. Rei Kawakubo è una fervida sostenitrice del provare a conoscere ciò “che non è mai stato visto prima”; e la traccia più importante che Orlando Milan vuole che il suo negozio segua: nulla deve essere di serie, tutto deve essere diverso da ciò che si vede abitualmente. Questo principio è applicato a tutto ciò che riguarda il negozio, dal suo arredamento al processo di selezione che sta dietro all’esposizione degli abiti. Infatti, alla diffusione limitata dei marchi si unisce il criterio particolare in base al quale vengono scelti. “Un criterio che tiene conto delle sollecitazione di una ristrettissima clientela di Padova, molto colta e indipendente nel giudizio da condizionamenti di stampa e televisione, interessata solo a ciò che è davvero speciale, autenticamente creativo se non addirittura a forte valenza artistica” afferma il proprietario del negozio.


So the customers have to be open-minded and be endowed with a marked inclination for artistic values to understand IVO MILAN’s fashion. Radical Fashion, as Mr Milan used to call it. This name has been adopted after the Radical Fashion Exhibition at the Victoria & Albert Museum in 2002, where the designers that Orlando Milan loves the most and has chosen to sell, were displayed in a collective exhibition, from Yohji Yamamoto to Comme des Garçons. “This exhibition really reflects my idea of fashion and these designers are, to me, the real essence of this concept.” he states. They are “radical” in the full sense of the word: they are “revolutionary” and they are “rooted” in the art. They cut through ideas as well as fabric. Challenging established views, they have committed their lives to seeking ever more demanding expressions of “beauty”, with diverse and often provocative results”.

I clienti devono quindi essere di mentalità aperta e dotati di una forte inclinazione per le arti figurative per comprendere il concetto di moda di IVO MILAN. La cosiddetta Radical Fashion, come il signor Milan l’ha definita. Questo nome fu adottato dopo la mostra “Radical Fashion” al Victoria & Albert Museum nel 2002, dove gli stilisti che Orlando Milan ama di più e che ha scelto di vendere, furono esposti in una mostra collettiva, da Yohji Yamamoto a Comme des Garçons. “Questa mostra rispecchia la mia idea di moda e questi stilisti sono, per me, la vera essenza di questo concetto” dichiara Milan “Loro sono “radicali” nel vero senso del termine: sono “rivoluzionari” e sono “radicati” nell’arte”. Loro plasmano le idee come tagliano il tessuto. Andando contro corrente, hanno dedicato le loro vite alla ricerca di un sempre più richiesto concetto di “bellezza”, con risultati diversi e spesso provocatori”.

T-shirt vintage COMME DES GARÇONS

But which is his conception of beauty? Again, the inspiration comes from Japan: “The guideline that always has inspired me comes from the Japanese concept of beauty, that is “the aesthetics of imperfection” (wabi-sabi). I am against the logic of homologation and of display of wealth that inspires great European fashion, especially in these last years. I prefer to give my customers the possibility to portray themselves through an “understatement style” or with an idea-dress that draws the attention to the originality and to the independent spirit of the person wearing it.”

Ma qual è questo concetto di bellezza? Ancora una volta l’ispirazione arriva dal Giappone: “Il filo conduttore che mi ha da sempre ispirato viene dal concetto giapponese di bellezza, ossia ‘l’estetica dell’imperfezione’ (wabi-sabi). Sono contro la logica dell’omologazione e dell’ostentazione della ricchezza che ispira la grande moda europea, specialmente negli ultimi anni. Preferisco dare la possibilità ai miei clienti di rappresentarsi attraverso uno stile sottotraccia, noto con il termine inglese “understatement-style”, o con un abito-idea che evidenzi l’originalità e l’indipendenza dello spirito della persona che lo indossa”.

Sweater OYUNA

Detail sweater OYUNA

For IVO MILAN, fashion is something far from the conventional concept that everybody is accustomed to. First and foremost, fashion is research, is an exploration of the unknown. Here ideas come first, the most interesting part of a dress is not how it was made but why. What is it that lays behind the creation? How can a designer elaborate an idea and transform it into something that everybody can wear? These are only a few of the questions that Mr Milan wants customers to ask themselves as they wander around the shop. Because the most important thing is not to sell a dress but to make customers aware of what they are going to buy, something that stands over the trends, something that will rest forever as a unique work of art. And how is it possible to make the right choice, to find the piece that will fit perfectly and will be always with you? “Know yourself and let the dress be simply a continuation of your person”.

Per IVO MILAN la moda è qualcosa di lontano da quel concetto convenzionale a cui le persone sono abituate. Prima di tutto la moda è ricerca, è esplorazione dell’ignoto. Qui le idee vengono anteposte, la parte più interessante di un abito non è il come è fatto ma perché. Cosa si cela dietro la sua creazione? Come può uno stilista elaborare un’idea e trasformarla in qualcosa che tutti possono indossare? Queste sono solo alcune delle domande che Orlando Milan vorrebbe che i suoi clienti si ponessero vagando per il suo negozio. Perché la cosa più importante non è vendere un vestito ma rendere il cliente consapevole di cosa sta acquistando, qualcosa che va oltre le mode, qualcosa che gli rimarrà per sempre come opera d’arte unica ed irripetibile. E com’è possibile fare la scelta giusta, trovare l’abito che calzi a pennello con la propria personalità e che sarà per sempre con noi? «Conosci te stesso e lascia che il vestito sia la semplice continuazione di te » .


 


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