Junya Watanabe primavera/estate 2016 dettaglio di sfilata, Dazed & Confused dazeddigital.com.
(Abito e collana in arrivo)
Di Junya Watanabe abbiamo sempre messo in luce la sua peculiare capacità interpretativa nell’allestire, in forma d’abito, le sollecitazioni predominanti del nostro tempo. Post-moderno, cyber-punk, sarto-filosofo di un’epoca attraversata da rapidissime trasformazioni, dove plastiche e inediti materiali, componenti di paesaggi industriali dismessi, sono intervenuti, di collezione in collezione, a dare forma alla sua personale metabolizzazione e lettura della contemporaneità.
Per la primavera/estate 2016 il pupillo di Rei Kawakubo-Comme des Garçons, tuttora prodotto dalla Maison giapponese, ha accolto il suo pubblico in un luogo emblematico di pressanti tematiche sociali, il Musée de l’Histoire de l’Immigration di Parigi.
Il Musée de l’Histoire de l’Immigration di Parigi sulla copertina del lookbook di Junya Watanabe p/e 2016.
Un’indizio importante, un contenitore sensibile alle attuali pulsioni restrittive di un continente in stato d’allerta per gli imponenti fenomeni migratori di cui è testimone. Un suggerimento e insieme un invito a cambiare la prospettiva con cui si percepisce il presente, da un’ottica di emergenza ad una, piuttosto, di arricchimento, quello che solo un flusso di persone e quindi culture possono offrire, come il tempo ha saputo testimoniare.
Ed è il continente più problematico e caldo ad essere celebrato ed evocato, tradotto, con il consueto sguardo moderno alla Watanabe. Sonorità africane ed elettroniche accompagnano l’esuberanza dei colori e delle decorazioni in passerella: rossi caldissimi o blu tersi, intensi; caffetani e abiti zebrati, tuniche e camicie, capi disponibili ad affrontare le temperature più elevate, ma anche a predisporci a vacanze più distese ed evolute.
Costanti asimmetrie, costruzioni ellittiche, sperimentali macchie di leopardo su carta giapponese e complessi movimenti tessili al fondo, portano l’Africa e le sue qualità cromatiche, formali e simboliche all’interno di circuiti metropolitani e apolidi, dove ogni estetica tradizionale si contamina e rigenera in singolari, quanto indipendenti, espressioni antropologiche.
Abito lungo a caffetano Junya Waatanbe in tela leggera di poliestere a righe orizzontali stile ‘arredo’ e bracciale in alluminio, girocollo largo, ampia manica scesa, grandi bracciali metallici ai polsi removibili con laccetti e passanti.
Abito zebrato Junya Watanabe in arrivo.
Collana multistrato Junya Watanabe ad anelli dal più piccolo al più grande in simil-pelle lucida di poliuretano e poliestere.
Fotografia dal lookbook di Junya Watanabe p/e 2016.
Abito a robe-manteau asimmetrico Junya Watanabe in organza di poliestere con lavorazioni a piccole macchie tono su tono in carta giapponese, collo ampio a camicia sfalsata, manica scesa a ¾, chiusura con bottoni fino al fondo, costruzione a spirale.
Leggings a jeans 5 tasche Junya Watanabe in tela leggera di nylon e poliuretano stretch, lunghezza sopra alla caviglia, chiusura con zip e bottone, passanti per cintura.
Scarpa a uomo Massimo Giussani in pelle di vacchetta interamente dipinta a mano con due colori che sfumano l’uno sull’altro, con lacci e linguetta con elastico interno, suola in cuoio dipinta negli stessi colori della tomaia.
Camicia lunga e ampia Junya Watanabe in tela leggera di ramié, spalla raglan, manica lunga, linea a sacchetto sul retro e dritta sul davanti.
Pantalone ampio A punto B in popeline di cotone, elastico e lieve arricciatura in cintura, tasche a filo verticali ai lati.
Scarpa a uomo Massimo Giussani in pelle di vacchetta interamente dipinta a mano con due colori che sfumano l’uno sull’altro, con lacci e linguetta con elastico interno, suola in cuoio dipinta negli stessi colori della tomaia.
Camicia lunga e ampia Junya Watanabe in tela leggera di ramié, spalla raglan, manica lunga, linea a sacchetto sul retro e dritta sul davanti.
Pantalone ampio A punto B in tela di lino, elastico e lieve arricciatura in cintura, tasche a filo verticali ai lati.
Polacchino ‘classico Trippen’ alla caviglia in morbida pelle di muflone con punta rotonda, zip diagonale sulla tomaia, chiusura laterale con zip, soletta interna in sughero removibile, suola in gomma.
Tunica ampia Junya Watanabe in tela leggera di ramié, collo a camicia con chiusura a serafino, manica scesa con fascetta più rigida, movimento a sacchetto con ripresa centrale a v rovesciata davanti e dietro sul fondo.
Leggings a jeans 5 tasche Junya Watanabe in tela leggera di nylon e poliuretano stretch, lunghezza sopra alla caviglia, chiusura con zip e bottone, passanti per cintura.
Scarpa a uomo Massimo Giussani in pelle di vacchetta interamente dipinta a mano con due colori che sfumano l’uno sull’altro, con lacci e linguetta con elastico interno, suola in cuoio dipinta negli stessi colori della tomaia.
Tunica ampia Junya Watanabe in tela leggera di cotone, girocollo con bottoncino posteriore, manica scesa con fascetta più rigida, movimento a sacchetto con ripresa laterale verso l’interno sul fondo.
Leggings a jeans 5 tasche Junya Watanabe in tela leggera di nylon e poliuretano stretch, lunghezza sopra alla caviglia, chiusura con zip e bottone, passanti per cintura.
Scarpa a uomo Massimo Giussani in pelle di vacchetta interamente dipinta a mano con due colori che sfumano l’uno sull’altro, con lacci e linguetta con elastico interno, suola in cuoio dipinta negli stessi colori della tomaia.
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