In anteprima, dall’oratorio della Passione della basilica di Sant’Ambrogio a Milano, giovedì 24 settembre, ore 18:00, dalla nostra postazione, anteprime per la prossima primavera-estate di Daniela Gregis….
Fotografia di Sari Milan
Read MoreIn anteprima, dall’oratorio della Passione della basilica di Sant’Ambrogio a Milano, giovedì 24 settembre, ore 18:00, dalla nostra postazione, anteprime per la prossima primavera-estate di Daniela Gregis….
Fotografia di Sari Milan
Read More“Exploring dimensionality through clothing” ovvero, un tentativo di ‘esplorare la dimensionalità attraverso l’abbigliamento’, ha laconicamente sintetizzato il portavoce del designer giapponese in un didascalico comunicato successivo alla sfilata autunno/inverno 2015-’16, svoltasi al Palais de Tokyo di Parigi lo scorso 7 marzo.
Non nuovo a sorprendenti esercizi tessili Junya Watanabe, favorito di Rei Kawakubo e tuttora prodotto dalla Maison Comme des Garçons, esordì infatti incantando il pubblico con poetiche strutture floreali da indossare. Lo sviluppo del tema origami tuttavia assume oggi un carattere differente, per certi versi meno etereo, più concettuale e vicino alla dimensione immateriale e complessa della logica algoritmica, dove successioni ricorsive ed omogenee determinano estensioni pressoché perfette.
Sfere in morbido jersey di lana la cui tridimensionalità è realizzata attraverso la ripetizione ossessiva di un modulo geometrico di base, decorano colli, fondi di abiti e maglie o restano architetture autonome nel caso di copri-spalle e sciarpe.
In altri esperimenti è il rigore della geometria piramidale a partire da un’unità di misura volumetrica essenziale ad essere ricomposto in scultoree giacche in satin di poliestere.
L’ossessione del calcolo è ostentata in complesse e astruse funzioni matematiche tatuate nei pochi scorci di pelle libera delle modelle in passerella: mani, caviglie rivelano l’irruenza di un mondo numerico irrefrenabile.
Junya Watanabe Autunno/Inverno 2015 Dettaglio della Sfilata
Fonte: style.com http://www.style.com/fashion-shows/fall-2015-ready-to-wear/junya-watanabe
Natura e cultura, ordine e caos, dicotomie coesistenti dalle rivelazioni della fisica più moderna, tradotte in armoniose astrazioni decorative di tessuto.
Il più cyber e postmoderno dei designer giapponesi sembra addentrarsi nelle complesse visioni teoriche dei frattali, con la consueta e peculiare visionarietà ne sperimenta un’espressione tessile da indossare, in alcuni casi pure nella quotidianità più routinaria, accompagnandoci con sconcerto e largo anticipo ad altri, inimmaginabili orizzonti futuri.
Abito Junya Watanabe in jersey di lana con ampio collo a corolla in origami tridimensionale, linea morbida, manica aderente al fianco, indossabile anche come t-shirt.
Cappa scuplture Junya Watanabe al fianco con origami a piramide in satin di poliestere, chiusura con gancio, apertura ovale sulla schiena, foderata.
Abito al ginocchio Junya Watanabe a righe in jersey leggero di lana con fondo a mezzaluna ad origami tridimensionale, girocollo, interno a pantaloncino, chiusura con zip posteriore.
Camicia classica a uomo Junya Watanabe in plissé orizzontale di cotone e poliestere, fondo stondato, polsini con bottone, chiusura centrale con bottoni, collo a camicia.
Gonna longuette Junya Watanabe in taffetas di poliestere a origami, elastico in cintura, reversibile, da un lato più stretta al fondo, dall’altro svasata, reversibile ed indossabile come cappa.
Scarpa Trippen tipo inglesina in pelle di vacchetta oleata e scamosciata ad effetto vintage, chiusura con lacci, suola a 2 gusci di gomma.
Cardigan al fianco Junya Watanabe in jersey leggero di lana con collo sciallato ad origami floreale, manica lunga, chiusura centrale con bottoncini.
Giacca a cappa Junya Watanabe in satin di poliestere, collo alto, un petto, manica a ¾, davanti piatto, retro ampio ad onde con pinces, chiusura centrale con bottoni.
Camicia classica a uomo Junya Watanabe in plissé orizzontale di cotone e poliestere, fondo stondato, polsini con bottone, chiusura centrale con bottoni, collo a camicia.
Gonna longuette Junya Watanabe in taffetas di poliestere a origami, elastico in cintura, reversibile, da un lato più stretta al fondo, dall’altro svasata, reversibile ed indossabile come cappa.
Cappa ampia Junya Watanabe a corolla in origami floreale di jersey di lana, chiusura con zip.
Camicia classica a uomo Junya Watanabe in plissé orizzontale di cotone e poliestere, fondo stondato, polsini con bottone, chiusura centrale con bottoni, collo a camicia.
Era da tempo che non tornavamo allo spazio/officina che contiene ogni nostra attività: composizione del catalogo online, vetrine, comunicazioni, presentazioni e tutto quello che, in generale, anima il negozio. Tutto infatti si svolge all’interno della boutique di via Santa Lucia, nel centro storico di Padova. Qui le collezioni selezionate nel corso delle campagne acquisti trovano una loro collocazione, vengono interpretate e assemblate in combinazioni possibili solo in contesti dove, come da noi, diversi marchi convivono tra loro. Per questo ci sembra ancora interessante condividere scorci stagionali…inediti e non immaginabili osservando solo le immagini dal sito.
A proposito…suggerimenti per migliorare il nostro lavoro? Le immagini con sfondo più scuro, luci e ombre che amplificano il movimento dei capi, rallentano la scoperta del catalogo o permettono invece di comprendere con più verosimiglianza la portabilità di giacche, abiti, maglie, ecc?…
Dettaglio della vetrina principale:
Abito da sera Y’s Yohji Yamamoto in satin operato a piccoli riquadri di poliestere e rayon aperto dietro, senza spalline, corpetto interno, chiusura centrale posteriore con zip, un bottone alto laterale, due spacchi ai lati.
Impermeabile Final Home unisex in tela di nylon, collo con zip e cappuccio, zip verticali per l’inserimento dei ‘cuscini’ imbottiti sul davanti, sul retro e lungo le braccia, chiusura con zip con doppio cursore e bottoni a pressione.
Scarpa Trippen in pelle di vacchetta e suola in gomma, punta arrotondata, tomaia con strisce accostate sul davanti, chiusura con zip sul retro della caviglia.
Vetrinette piccole:
Shopper Bao Bao Issey Miyake composta di placchette triangolari di pvc opaco replicate con calcoli origami su base in rete e tela di poliestere, doppi manici regolabili, una grande tasca interna con zip, l 34 cm x h 34 cm;
Scarpa Trippen in pelle di vacchetta e suola in gomma, punta arrotondata, tomaia con strisce accostate sul davanti, chiusura con zip sul retro della caviglia.
Vetrinetta grande:
Abito due pezzi Vivienne Westwood Red Label in tela di lino a quadretti diagonali, top manica a ¾, scollo rotondo arricciato con coulisse, chiusura con bottoncini ricoperti; gonna svasata, riprese sul retro al fianco, chiusura con zip e bottone laterali.
Blouson Final Home in rete di poliestere, collo con cappuccio, due taschini verticali ai lati con zip, chiusura con zip, cerniere lungo le braccia e sulle spalle che trasformano il blouson in una cappa se aperte.
Gonna longuette Comme des Garçons in matelassé di poliestere stampato a macchie ‘red passion’ e interno in cotone, arricciata in vita, coulisse ed elastico in cintura, linea ampia.
Abito al polpaccio Pleats Please Issey Miyake in plissé verticale di poliestere doppiato lungo i fianchi con intarsi triangolari in contrasto di colore, senza maniche, scollo a V, linea svasata.
Giacca corta Pleats Please Issey Miyake in plissé di poliestere verticale, collo dritto, aperta davanti, senza bottoni, manica a pipistrello a ¾, indossabile sopra/sotto.
Scarpa Trippen tipo ballerina in pelle di vacchetta laminata, linea essenziale con sponda interna più alta da un lato, suola in gomma a due gusci staccati.
Top Comme des Garçons tipo gilet traforato a pois in poliuretano lucido all’esterno e poliestere all’interno, girocollo, chiusura con zip laterale, linea dritta, profili a taglio vivo.
Gonna Comme des Garçons con base di cotone stampato a macchie ‘red passion’ doppiata da tulle stampato con la stessa fantasia, leggermente arricciata, chiusura con zip laterale, linea ampia.
Salopette ad abito Yohji Yamamoto in crêpe de chine unito e stampa ‘ikat’ sul retro, faldone plissettato centrale posteriore, chiusura con zip centrale davanti, 2 tasche verticali al petto, 2 al fianco, 2 posteriori con pattina, bottoni verticali ai lati.
Abito longuette HaaT in tela di lino high twist quadrettato, collo a barchetta, mezza manica, pannello da abbottonare lateralmente con bottoni, zip centrale posteriore, asimmetrico.
Abito ‘rettangolo’ Daniela Gregis con un lato in tela di lino stampata ad effetto acquerello e l’altro in garza di lino, collo a barchetta, manica scesa cucita all’interno, gemelli di lato, cintura nello stesso tessuto, asole ‘Gregis’, reversibile.
Soprabito Daniela Gregis in faille di seta impermeabile con stampa a macchie, due tasche applicate, asole ‘Gregis’ ai lati.
Cappello tipo cuffietta Reinhard Plank in paglia lavorata a telaio, con piccola tesa arrotolata ai bordi a formare una rosa laterale.
Gonna longuette Boboutic in maglia rasata a mano secca di cotone, inox e viscosa con fili in movimento ad anello deformabili, elastico in cintura con contrasto di colore, tasche a filo laterali, sottoveste.
Portatutto Bao Bao issey Miyake composto di placchette triangolari di pvc replicate con calcoli origami su base in poliestere, chiusura con zip, l 24 cm x h 12 cm.
Borsa Bao Bao Issey Miyake composta di placchette triangolari di pvc metallizzato color platino replicate con calcoli origami su base in poliestere, chiusura con zip, tracolla a catenella metallica removibile, base liscia con 2 placchette metalliche, l 31,5 cm x h 15,5 cm.
Fotografie di Sari Milan.
Direttamente dalla sfilata tenutasi lo scorso giovedì all’Oratorio di Sant’Ambrogio di Milano la nostra preview della prossima collezione A/I 2015-16 di Daniela Gregis.
Buona visione!
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Studi in architettura e una specializzazione in gemmologia. Una formazione, dal macro al micro, all’interno della quale Simona Tagliaferri coltiva la propria passione per gli accessori e, più in generale, per le strutture della materia. Un percorso che, dopo anni di collaborazioni con importanti marchi internazionali, conduce i pezzi che ora portano il suo nome, in giro per diverse gallerie di arte contemporanea, fino al prestigioso MoMa di New York.
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