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pleats please

Marisa e Adriana, IVO MILAN

Che cos’è un abito?

È qualcosa che tutte le mattine scegliamo di porre tra noi e il mondo.

L’abito è un confine, ovvero una linea che separa due territori, ma che al tempo stesso li unisce: è il punto in cui due territori si incontrano, un luogo dove avvengono contatti, dove si apprendono nuove informazioni, nuovi concetti e nuove visioni, un mezzo di incontro tra noi stessi e il mondo che è fatto di altre persone.

L’abito, dunque, non è esclusivamente un vezzo, ma è un potente strumento di comunicazione che utilizziamo quotidianamente e senza sosta, al pari della voce, degli sguardi e dei movimenti del corpo. Uno strumento che ci rappresenta e sul cui tessuto si giocano incontri e scontri comunicativi che vanno al di là della superficie, costruendo racconti e dialoghi su diverse visioni del mondo.

L’abito diventa un strumento per raccontare, accogliere, affermare, ascoltare.

In sintesi esso è uno straordinario strumento di relazione.

Vivienne Westwood outfit 2014

E proprio per tutti questi motivi un abito è diventato parte della mia tesi di laurea: è stato compagno insostituibile in grado di aiutarmi a raccontare le fatiche, la gioia, e le scoperte del mio studio.

 

Il mio vestito di laurea ha avuto il compito di rappresentare me stessa nella messa in scena dell’ultimo atto del mio percorso di crescita (come studentessa, ma anche come persona), e a lui ho affidato la rappresentanza della mia posizione rispetto a quanto ho affermato nelle pagine della mia tesi di laurea, dedicata alla comunicazione nelle aziende, intesa come scambio comunicativo interno ai confini aziendali che si traduce poi in comunicazione verso il mondo, attraverso la produzione di documenti, come i bilanci, che diventano portavoce dell’identità di un’intera organizzazione nel mondo. Proprio come il mio abito è diventato testimone della mia umanità, del mio sguardo ironico verso il mondo, e anche di alcuni dei significati specifici del mio elaborato di laurea riguardanti la relazione e l’ascolto reciproco.

Yohji Yamamoto Spring-Summer 2014

Riflettendo su come mi sia venuto naturale cercare un abito che sentissi veramente mio (ovvero che sapesse dire a me quello che io volevo dire agli altri), ho pensato che per me l’abito è un gioco, un invito all’incontro.

Comme des Garçons shoes Spring-Summer 2014

Pleats Please Spring/Summer 2014

Considero l’abito come un confine su cui invitare gli altri a giocare, dove ogni invenzione e “trovata” diventano una sfida e un invito alla relazione, un dialogo aperto, un desiderio di scoperta reciproca, anche attraverso “affermazioni di tessuto” che possono apparire strane (o stranianti) o provocatorie rispetto al “senso comune”.

Issey Miyake Spring/Summer 2014

Mentre mi rendevo conto di questo ho pensato che alcune persone possono non aver voglia di giocare, e quindi possono decidere di scegliere il “silenzio dell’abito”, nascondendo però se stesse agli altri, eludendo la relazione e vestendo un’idea accettata. Forse queste persone cercano di essere rassicurate proprio perché un abito “silenzioso” (o muto) non apre nessun dialogo, si limita ad affermare concetti ed esistenze che si svolgono secondo regole codificate e comunemente accettate, e dunque, per definizione, non in discussione. Quel “silenzio cucito” trasforma il confine dell’abito in una frontiera, ovvero in un luogo su cui ci sono dei limiti, che rappresentano una chiusura verso ciò che sta oltre.

Mi è venuto da pensare che forse la paura del confronto può portare all’abito del silenzio.

Vivienne Westwood Spring/Summer 2014Io invece, nel giorno della Discussione della mia tesi, ho voluto proprio un abito che contribuisse alla discussione, rappresentando i significati della relazione intesa nel suo senso più esteso, divenendo simbolo stesso di alcuni dei concetti più divertenti (nel senso etimologico del termine, ovvero del di-vertire, del cambiare strada) della mia tesi.

Questo abito, mi ha accompagnata nel conquistare una laurea che agognavo da tempo, e gli sono riconoscente, perché mi ha testimoniata meglio di come io stessa sia mai riuscita a fare a parole.

Issey Miyake outfit Spring/Summer 2014

Silvia Parolina, ladysyla@gmail.com

 

 

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Comme des Garçons Fall/Winter 2014, GiroGiò Firenze

Questa settimana vorremmo accompagnarvi in negozio come se il vostro arrivo fosse la casuale destinazione di una gita per le incantevoli vie del centro storico di Padova.

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Comme des Garçons jacket FW 2014

Il caldo implacabile di questi giorni non rallenta i lavori per la prossima stagione autunnale.

I corrieri consegnano a ritmo serrato e, nonostante le torride temperature, aprire scatoloni, e liberare dal packaging impeccabile queste prime ondate di consegne, procura la stessa inebriante euforia che potrebbe dare la scoperta di tesori mai visti.

Daniela Gregis FW 2014

Le aziende finora arrivate, dai nomi più noti, come Issey Miyake, Comme des Garçons, Yohji Yamamoto, Daniela Gregis, Junya Watanabe, Zucca, Trippen, alle novità assolute, Kristiina Karinen nella maglieria o Paradis nei cappotti, solo per fare qualche esempio, partecipano tutte a comporre la magnifica orchestra del prossimo autunno-inverno, un’inconsueta coincidenza di capi che, nella loro diversità, si integrano con incredibile sintonia.

Pleats Please-Issey Miyake dress, Kristiina Karinen shawl

Non si tratta di un’integrazione limitata al solo presente, l’immagine seguente è emblematica nel mostrare come i nuovi arrivi possano combinarsi, con risultati di straordinaria attualità, insieme a pezzi antologici del negozio. L’assoluta unicità del completo, introvabile a livello mondiale, e la sua regale bellezza, lo collocano nel limbo senza tempo ed immaginifico dell’alta moda.

La sensazione costante è proprio quella di disimballare eccezionali rarità, idee innovative, con forti accezioni poetiche, materializzate in una combinazione diversificata di lavorazioni tessili, accostamenti cromatici suggestivi ed un’estesa, a volte molto complessa, varietà di forme.

Comme des Garçons FW 2014

Con la stessa consapevolezza di chi, per mestiere, ha il privilegio di essere a stretto contatto con l’arte e di vedere in anteprima opere di difficile reperibilità, ammiriamo le collezioni ancora integre, senza perdere di vista l’uscita di alcun pezzo. Un momento davvero esaltante!

Buona parte di quanto arrivato è già disponibile nel nostro catalogo online, molto sta arrivando e molto altro sta per essere fotografato.

Ecco allora, alcuni scatti veloci di Sari, per condividere questi attimi di cambio stagione…

Sara con Comme des Garçons-Comme des Garçons

 

Comme des Garçons FW 2014

…con Junya Watanabe

 

Junya Watanabe FW 2014con Comme des Garçons

Comme des Garçons FW 2014

con Pleats Please-Issey Miyake

Amanda con Daniela Gregis e Trippen

Daniela Gregis FW 2014, dress

Daniela Gregis FW 2014 dress detail

Daniela Gregis FW 2014 dress

Trippen FW 2014 shoes

Orlando, il fotografo del catalogo online


Elena, Soili…nello specchio, Sari

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Issey Miyake t-shirt

Ma potremmo anche dire: giovani prospettive! per introdurre la curiosa collaborazione sorta tra l’entusiasmo propositivo di un gruppo di ventenni, appassionati di fotografia, musica, arte e la lunga esperienza nell’abbigliamento di IVO MILAN.

I The Mood Board, artefici del neonato ed omonimo blog, hanno infatti coinvolto lo staff del negozio in uno shooting sperimentale, attraverso il quale iniziare a mettersi alla prova in un ambito per loro ancora inesplorato: la moda.

Facilmente fuorviante, densa di equivoci e di riferimenti stereotipati, l’etichetta male si combina alla lunga e radicata tradizione di IVO MILAN nella ricerca di abiti e forme lontane da ogni obsoleta tendenza stagionale, inevitabile dunque l’emergere di alcune divergenze, ma soprattutto di una domanda esiziale:

gli altri, come ci vedono?

Vista la giovane età dei nostri collaboratori, non verrà probabilmente da loro la risposta più articolata e consapevole, non per questo è da scartare un punto di vista tanto giovane, ma, allo stesso tempo, disponibile al confronto, ad accogliere critiche e consigli e a difendere le proprie promettenti e appassionate competenze.

Vi lasciamo quindi con gli scatti e gli sguardi di The Mood Board, sui nostri completi:

Yohji Yamamoto shirt, Pleats Please-Issey Miyake bag, Johnbull jeans, Scha hat

Yohji Yamamoto shirt, Johnbull jeans, Trippen shoes

Enrica Breda indossa:

cappello Scha, morbido, pieghevole, in paglia toquilla lavorata all’uncinetto

camicia Y’s Yohji Yamamoto in patch di cotoni madras con un  lato del davanti più corto e un pannello con asola al fondo, collo a punta, allacciatura con bottoni, manica corta con bordo a taglio vivo, doppia piega sul dietro, fondo arrotondato

jeans Johnbull in denim trattato e scolorito con strappi, linea morbida, boot leg, bretelle sottili con bottoni staccabili , cintura con passanti, chiusura con bottoni, stile classico cinque tasche, cinghiette regolabili con fibbia sul dietro

zaino Pleats Please-Issey Miyake, in poliestere a plissé largo con colore a contrasto stampato, dietro e fondo in rete di poliestere imbottita, chiusura con zip, maniglia ,doppia tracolla regolabile, tasca interna con zip

ballerina Trippen in pelle a concia vegetale trattata con cera, ripiegata sulla tomaia anteriore, suola a due gusci in gomma

abito Johnbull in bi-tessuto con grafica “ARMY” sbiadita, davanti e top in jersey di cotone e poliestere sul retro; fianchi e gonna arricciata dietro in raso leggero di rayon e poliestere, ampia scollatura, senza maniche, fondo arrotondato, più lungo dietro

cardigan Johnbull in maglia di lino jacquard a disegno camouflage, tinta di viola nella parte inferiore del busto e delle maniche, scollo a v, allacciatura con bottoni, linea morbida

pochette Bao Bao-Issey Miyake, origami in triangoli flessibili di pvc lucido, chiusura con zip, tracolla regolabile, fodera in poliestere

cappello Scha in edizione limitata, realizzato a doppio strato in sisal di qualità vintage, morbido e ultraleggero, tesa piccola, filo di metallo flessibile inserito nel bordo

bomber jacket Katrien Van Hecke, in crêpe di seta tinta a mano con aerografo e colori naturali derivati da erbe e spezie, chiusura con zip, collo e fondo in maglia a costina di canapa e cotone, tasche inclinate con filetto, fodera in seta

abito Forme d’Expression in jersey di viscosa e lino a taglio sbieco, gonna con drappeggio obliquo sul davanti e dietro, scollatura rotonda, senza maniche, più corto su un lato, fondo curvo

Jiois Ga indossa:

t-shirt Comme des Garçons-Comme des Garçons in jersey di cotone con righe sul davanti e stampa Hawaiana sulle maniche e sul dietro, lavata in capo, girocollo, manica corta

gonna pantalone Comme des Garçons-Comme des Garçons in rexcell stampato a disegno Hawaiano, lavata in capo, cintura con elastico e coulisse, tasche laterali, fondo asimmetrico, si può indossare nella gamba larga come gonna, lasciando libera l’altra

scarpa classica Marsèll Goccia con traforo piccolo

trousse  per maquillage Bao Bao-Issey Miyake in materiale flessibile a triangoli lucidi in PVC multicolor, chiusura con zip

The Beatles Comme des Garçons bag, Issey Miyake t-shirt, Forme d'Expression trousers

top Issey Miyake, squadrato in poliestere plissé a griglia con superfice colorata stampata, effetto tridimensionale, effetto tridimensionale, come si indossa o si tocca i cubi si aprono mostrando il contrasto di colore, scollo a barca, spalla scesa

pantaloni Forme d’Expression, ampi in granité di lino leggero lavato, forma leggermente curva più stretta al fondo, cavallo molto basso, cintura con linguetta e bottoni, chiusura con bottoni, doppie pinces sul davanti, tasche laterali, tasche con filetto alto sul dietro

francesina Marsèll “Goccia”, senza lacci con lettere serigrafate sul davanti, in pelle di canguro trattata e tallone in gomma

borsa The Beatles-Comme des Garçons, a secchiello asimmetrica in pelle sintetica con logo e mela a rilievo esterno, piccoli manici, chiusura con bottone a pressione laterale, due tasche interne con zip

Da sinistra:

abito Junya Watanabe in poliestere unito con disegno a inserti di rete in colore a contrasto, ampio collo a camino con zip, tagli con effetto a rilievo ai lati del corpino davanti, manica corta, allineato in vita con gonna leggermente svasata, lunghezza al ginocchio

sandalo Trippen, con fasce in cuoio incrociate, chiusura alla caviglia con velcro, suola e tacco in legno con foro ovale

abito Junya Watanabe composto da top bicolore e gonna plissé in doppio poliestere con sovrapposizione in rete di poliestere, busto velato, scollatura rotonda, senza maniche, lunghezza sopra il ginocchio

sandalo Trippen, con fasce in cuoio incrociate, chiusura alla caviglia con velcro, suola e tacco in legno con foro ovale

 

Fotografie di: Furio Marco Magliani

Contatti:  Tommaso Dalla Libera

Modelle: Enrica Breda e Jiois Ga

 

 

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Non si può certo dire che l’inverno sia terminato, ma già la prossima primavera-estate è la vera protagonista dell’attività in negozio. É vero, probabilmente non riusciamo a rispettare il serrato tempismo di altre realtà, siamo più lenti, il nostro cambio stagione meno puntuale, eppure, è difficile considerare vecchie o già viste e ri-viste collezioni che si prestano a continue riletture, a nuovi abbinamenti e, di fatto, alle temperature esterne…

Comunque, al di là della nostra intramontabile devozione per ogni singolo pezzo che compone il catalogo, a prescindere dalla data del suo ingresso, non neghiamo l’entusiasmo procurato dai nuovi arrivi.


Di seguito, potrete partecipare ai ritmi di queste giornate, ai vari passaggi tra set fotografico, vestizione e organizzazione delle nostre ragazze, Benedetta, Amanda e Katia…Un dietro le quinte che preannuncia la nuova stagione ormai alle porte!


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