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Issey Miyake…primavera-estate 2013!

Non a caso le parole di Tanizaki hanno accompagnato l’esposizione, allo scorso Salone del Mobile di Milano, del progetto di illuminazione In-Ei (in giapponese ombra, ombreggiatura, sfumatura), concepito da Issey Miyake insieme al suo Reality Lab e realizzato da Artemide, accolto permanentemente al MoMa di New York nella sezione design.

Radicata nella tradizione estetica giapponese, l’arte della luce e dell’ombra è infatti da sempre al centro delle sperimentazioni tecnologiche e concettuali della Maison Issey Miyake. Un rispetto per il patrimonio culturale del passato che rimane paragonabile solo alla medesima volontà nel forzare i limiti imposti dalla materia tessile.

Tania Braukamper di Fashionising.com, in un’efficace metafora dedicata alla collezione della stagione corso, sostiene:

La tradizione culturale viene portata avanti come una fiamma accesa che aiuta la luce del futuro, senza adombrarla.


Disegnata da Yoshiyuki Miyamae, direttore creativo della Maison, la primavera-estate 2013 mette in scena un tripudio di effetti ottici, luci, ombre e nuovi micro-tasselli tridimensionali. Fantasie geometriche, checks e diagonali che fungono da trait d’union tra creatività e analisi matematica.

Il plissé si arricchisce, inganna con giochi visivi nei quali la perfezione della formula geometrica, applicata al tessuto, simula l’imperfezione estetica (wabi-sabi) degli oggetti in via di deterioramento.

Sfumature di colore e piccoli scalini sfalsati ad effetto griglia, trasformano il rigore in divertimento, coinvolgendo lo sguardo nello stupore e nella meraviglia che solo le cose mai viste sanno elargire. Maglie in metamorfosi continua, reagendo al movimento fisico della persona o t-shirt ed abiti realizzati con complessissime tecniche di fusione e successiva separazione del poliestere, tracciabile dal calco perimetrale del colore in contrasto.


Tonalità energiche celebrano infine una collezione talmente esuberante ed avveniristica da irradiare energia e gioia sia in chi la osserva che in chi la indossa. Un’altra generosa lezione alla Miyake!

Fotografie di Sari Milan

2 comments
  1. Luke Dunn says: %e %B %Y%H:%M

    The first section, In Praise of Shadows, takes inspiration from the seminal text of the same name written by acclaimed Japanese author Juni’chirō Tanizaki in 1933. In Praise of Shadows reveals the enduring interest in a monochromatic palette, and nuanced textures and forms prevalent in contemporary Japanese fashion which – Fukai argues – arise from a cultural sensibility attuned to light and shade and the power of black. It features pieces by Rei Kawakubo and Yohji Yamamoto from their revered collections of the early eighties to their work from recent seasons, alongside garments by Junya Watanabe, Jun Takahashi and Matohu.

  2. Carol Jefferson says: %e %B %Y%H:%M

    Traditionally, Milano Salone is a furnishing accessories exhibition. So Tokyo Wonder’s combination of product design, installation and visual design stood out as a very unique exhibition style for the event and therefore had a powerful impact on the audience. Soon after the opening, ‘Tokyo Wonder’ was the talk of the town and it quickly developed into the ‘must see’ event of this year’s Salone. We were delighted to see many people repeatedly returning to visit the exhibition and journalists and designers from all over the world excitedly proclaiming it the best exhibition of this year’s Salone.

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