Chez Manuelle Guibal…
Dopo una lunghissima e impegnativa giornata da Comme des Garçons, nello storico show-room di Place Vendôme a Parigi, decido di resistere ancora e andare a trovare Manuelle Guibal a Quai aux Fleurs, dentro l’Ile de la Cité. So che è vicino, ma la stanchezza ha raggiunto livelli tali da non avere energie nemmeno per cercare l’indirizzo sulla mia storica e ormai logora mappa cittadina.
Prendo un taxi e mi faccio portare a destinazione, senza pensare a nulla, solo a quanto sia stata stupida a non scegliere la metro per evitare il traffico parigino nell’ora di punta. Prossima a destinazione, un violento temporale, di quelli mirati, col cielo soleggiato da una parte e il nero minaccioso dall’altra, ovviamente la mia, mi dà il colpo di grazia: giusto il tempo di scendere dall’auto, attraversare la strada e mi ritrovo inzuppata da capo a piedi.
Affranta di fatica, freddo e un certo scoramento, varco la soglia dell’animato show-room della Guibal. Il mio ”Bonsoir, IVO MILAN”, silenzia l’effervescente chiacchiericcio, i volti sorpresi e gli occhi puntati mi fan percepire che sono la maschera di me stessa. Nello stesso istante, una calda voce maschile scioglie ogni esitazione e mi accoglie con una sola, semplicissima domanda: ”Champagne?”.
Mi piace raccontare l’esordio della collaborazione con Manuelle Guibal, perché il suo mondo è così: gioioso e scandito da un ritmo accogliente, subito familiare, di complicità, professionalità e grande partecipazione. La Maison è una famiglia, un gineceo di donne in cui Manuelle rassicura e valorizza ognuna, ascolta con sguardi appassionati e di grande tenerezza, osserva curiosa le reazioni della sua clientela alle proposte stagionali e ha piacere di conoscerne le diverse realtà.
La designer usa il colore, lo declina nei diversi modelli e tessuti, sa presentarlo in modo accattivante, desiderabile. L’anima creativa – è anche scultrice e pittrice – e il carattere socievole la mettono facilmente in rete con artisti locali. Così, sono frequenti le spennellate della pittrice Manon Gignoux sulle tele di cotone degli abiti e camicie dagli ampi volumi.
Un linguaggio confortevole, cittadino e fortemente rappresentativo di un esprit parigino vivace e rilassato, come si percepisce dalla scelta dei tessuti naturali: cotoni, sete e lini lavati, a volte cangianti, ritmati da stratificazioni, colori accesi o sobri nelle possibilità più femminili. Un’idea che valorizza la libertà di movimento, facilitata da coulisse, elastici e dalla veloce possibilità di mescolare, a propria discrezione, ogni capo, non solo con quanto offrono le collezioni della Guibal, ma con molto di quanto è già presente nel proprio guardaroba.
Le atmosfere di Manuelle Guibal sanno di amicizie, racconti coinvolgenti, ricerche consapevoli, cultura, collaborazioni e contemporaneità. È un mondo generoso, denso di joie de vivre, attenzioni e sentimenti, di lavoro e sostenibilità.
Ma sono le parole stesse della Maison quelle che meglio ne definiscono l’ambiente:
Uno spazio ampio e luminoso, un pot-pourri di sensazioni. Potremmo sentire parlare giapponese, inglese, francese, portoghese o neozelandese, aver la sensazione di viaggiare per il mondo attraverso una carrellata di cadenze, suoni e immagini sovrapposte, sognare di fuggire verso spiagge selvagge e sabbiose con ondeggianti palme da cocco… Ma non lasciatevi ingannare, il mondo di Manuelle Guibal è anche un brulicante alveare di ricerche, impegno e attività!
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